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Cenni storici

Le origini di Dronero si attestano intorno al XII secolo quando le preesistenti comunità rurali locali di Ripoli e Surzana si accorparono ritirandosi nella zona compresa fra il torrente Maira e il Rio Rigamberto. Fu così fondata la nuova città di Dragonerium. L’insediamento fortificato dominato dal castello e cintato da alte mura si sviluppò rapidamente costituendosi in cinque borghi: Soprano, Mezzano e Sottano all’interno delle mura, Macra e Surzana all’esterno.


Dalla metà del XIII al XVI secolo Dronero divenne possedimento dei Marchesi di Saluzzo. Fu un periodo in cui guerre e scorrerie coinvolsero la cittadina, stretta tra il potere reale di Francia e quello ducale dei Savoia, ma anche di autonomia amministrativa che portò ad un fervente sviluppo economico, artistico e culturale.

Furono edificati palazzi e chiese, rafforzate le vie di comunicazione e potenziati i commerci. Seguì tra il XVI e la metà del XVII secolo un periodo di decadenza segnato da epidemie di peste e dal diffondersi delle eresie. Mentre i Frati Cappuccini sconfiggevano il Calvinismo, Dronero divenne nel 1601 possedimento dei Savoia. Dal 1798 al 1816 la città fu ceduta alla Francia Napoleonica, ma tornò in seguito possedimento della Casa Sabauda, che la dominò fino all’Unità d’Italia nel 1861. Con il XX secolo iniziò l’Età di Giolitti. Lo statista, considerato “l’uomo di Dronero”, si prodigò a favore dei suoi elettori promuovendo la realizzazione di importanti infrastrutture. Gli anni del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale videro il pesante contributo dei Droneresi, riconosciuto nel 2008 con il conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile.